Capitolo XXVIII - Il guanto del signor Micawber
Fino al giorno in cui avrei ricevuto i miei vecchi amici ritrovati, vissi principalmente di Dora e di caffè. Nella mia condizione di innamorato derelitto, l’appetito languiva; e ne ero contento, perché mi pareva che fosse un atto di perfidia nei confronti di Dora provare una naturale soddisfazione nel cibo. Neppure le passeggiate che facevo davano i soliti risultati, perché la delusione bilanciava l’aria fresca. Ho anche qualche dubbio, fondato sulla viva esperienza acquisita in quel periodo della mia vita, che un robusto godimento per il mangiare possa svilupparsi liberamente in un essere umano che è sempre tormentato dalle scarpe strette. Credo che le estremità debbano essere in pace prima che lo stomaco possa fare il suo dovere.
Nell’occ
