Il calore era ormai insopportabile. Kurt si agitò nel sacco a pelo, il respiro affannato, il cuore che batteva all’impazzata mentre il suo corpo reclamava ciò che aveva sempre cercato di negare. Il fuoco da campo si era ormai ridotto a deboli braci, eppure lui si sentiva come se un incendio gli ardesse sotto la pelle.
Seth lo stava osservando da tempo, silenzioso. Aveva notato il cambiamento in lui, la tensione che lo attraversava, i suoi movimenti sempre più irrequieti. Non era stupido, sapeva benissimo cosa stesse succedendo. E quando Kurt emise un debole gemito, quasi un lamento di bisogno, fu come se qualcosa dentro di lui si spezzasse definitivamente.
"Kurt..." sussurrò, inginocchiandosi accanto a lui.
Kurt sollevò lo sguardo, gli occhi annebbiati dal desiderio e dalla paura. "Seth, io... ho dimenticato i soppressori."
Un silenzio teso cadde tra loro. Il respiro di Seth si fece più profondo, le dita che gli sfioravano la pelle si contrassero leggermente. Avrebbe potuto allontanarsi, avrebbe potuto ignorare la fame che sentiva montare dentro di sé, ma la verità era che desiderava Kurt da sempre. Anni di autocontrollo, di rispetto, di amicizia messa davanti a tutto, si dissolsero in quel momento.
Seth si avvicinò ancora, il suo corpo caldo contro quello di Kurt. "Vuoi che me ne vada?" chiese con voce roca.
Kurt scosse la testa freneticamente, le mani che si aggrappavano alla sua maglietta come se fosse l’unico ancora che lo teneva ancorato alla realtà. "No.… non voglio che tu te ne vada. Voglio te. Ho sempre voluto te."
Fu tutto ciò che Seth aveva bisogno di sentire. Lo baciò con una passione contenuta troppo a lungo, le labbra calde che si fusero con le sue in un contatto disperato, bruciante. Kurt gemette tra le sue labbra, il corpo che si arcuava istintivamente verso di lui, cercando più contatto, più calore, più Seth.
Le mani di Seth esplorarono ogni centimetro della pelle di Kurt, tracciando sentieri di fuoco lungo la sua schiena, la sua vita, i suoi fianchi. Ogni tocco era una promessa, ogni bacio un giuramento non detto. La tensione tra loro si fece insostenibile, un bisogno primordiale che non lasciava spazio a dubbi o esitazioni.
Quando Seth lo penetrò, Kurt fu avvolto da un’intensa sensazione di completezza. I movimenti di Seth si fecero sempre più veloci e decisi, mentre la tenda veniva riempita dai gemiti di piacere di Kurt, che seguiva con brama ogni sua spinta. Alla fine, entrambi raggiunsero il culmine, lasciandosi travolgere da grida cariche di soddisfazione: Kurt venne sul suo ventre e Seth dentro di lui.