Episodio senza titolo

863 Words
Sono passati dieci anni da quando Riccardo e Teo hanno sconfitto l'Esercito del Silenzio. In questo tempo, molte cose sono cambiate. Il loro padre è venuto a mancare, la madre si è risposata, e Carlos ha scoperto che quello che per anni aveva considerato suo fratello maggiore, in realtà non lo è mai stato. Riccardo e Teo si sono sposati cinque anni dopo la battaglia che ha segnato le loro vite. Nel frattempo, Luca ha sviluppato una visione cinica dell'amore, passando da una relazione all'altra, convinto che i sentimenti non siano destinati a durare, nonostante l'esempio opposto che ha sotto gli occhi. Carlos, invece, è rimasto il solitario del gruppo. Il suo potere di prevedere il futuro lo ha reso incapace di legarsi realmente agli altri. Ogni volta che entra in contatto con qualcuno, le sue visioni rivelano ciò che potrebbe accadere, finendo per allontanare chiunque tenti di avvicinarsi a lui. Mentre cammina verso scuola, Carlos riflette sull'ultimo anno di liceo. Luca, come al solito, è andato in macchina con il suo attuale ragazzo, il capitano della squadra di calcio, un ragazzo egocentrico e dal fisico scolpito. Carlos, pur essendo infastidito dall'atteggiamento del ragazzo, non può negare di trovarlo affascinante. Arrivato a scuola, vede Luca baciare il suo fidanzato. Un'ondata di gelosia lo attraversa: sa che, per quanto possa desiderarlo, quel ragazzo non lo noterà mai. Luca si avvicina a lui e gli stampa un bacio sulla guancia. "Ciao, fratellino. Ancora a piedi, vedo." Carlos sospira e risponde: "Vorrei ricordarti che sono io il fratello maggiore." "Sono dettagli, siamo gemelli. A chi interessa?" ribatte Luca con un sorriso divertito. Le ore di scuola trascorrono lente e noiose, fino a quando arriva il momento di tornare a casa. Luca decide di accompagnare Carlos a piedi, visto che il suo ragazzo ha gli allenamenti di calcio. Mentre camminano, Carlos avverte una fitta lancinante alla testa. Si ferma di colpo e si china, un urlo gli sfugge dalle labbra. Luca, preoccupato, si avvicina di scatto. "Carlos, hai una visione?" Lui annuisce, mentre il dolore gli pulsa nel cranio. Si concentra sulle immagini che gli scorrono davanti agli occhi: distruzione, desolazione, una città devastata. Quando riapre gli occhi, Luca lo osserva con apprensione. "Meglio che torniamo a casa. Non è una bella visione." Luca annuisce, ma prima che possano muoversi, un suono strano li blocca. L'aria si riempie di energia magica. Luca, allarmato, attira a sé una sbarra di ferro con il pensiero. Un portale si apre improvvisamente davanti a loro e li risucchia. Carlos sente la presa sulla mano di Luca svanire e lo vede scomparire nel nulla. Scaraventato violentemente a terra, Carlos si rialza con difficoltà e realizza di trovarsi nella città devastata della sua visione. In lontananza, il rumore di camion in avvicinamento lo mette in allarme. Prima che possa reagire, una mano forte gli tappa la bocca e lo trascina via. Carlos si dibatte, ma una voce profonda lo zittisce: "Non muoverti. Non ti farò del male." Alza lo sguardo e rimane senza fiato. L'uomo che lo ha bloccato è il più bello che abbia mai visto. Occhi marroni con striature verdi, capelli biondi leggermente lunghi e una barba appena accennata che lo rende selvaggio e incredibilmente attraente. I loro occhi si incrociano e il cuore di Carlos inizia a battere più forte. Clarence, l'uomo che lo ha trattenuto, osserva quei meravigliosi occhi blu. I capelli neri corti di Carlos sembrano brillare alla luce fioca. Per un istante, un desiderio bruciante lo attraversa. Carlos si svincola e lo fissa con diffidenza. "Se ne sono andati. Puoi lasciarmi andare." Clarence lo lascia andare malvolentieri. "Dovresti essere più gentile con chi ti ha appena salvato la vita, ragazzino." Carlos incrocia le braccia, sprezzante. "Non ti conosco nemmeno e già mi stai antipatico." Clarence sorride e si avvicina. "Allora conosciamoci meglio." Gli prende il mento e, senza preavviso, lo bacia. Le labbra di Carlos sono morbide e invitanti, e lui si lascia trasportare per un istante, prima di spingerlo via e scaraventarlo a terra. "Come ti sei permesso di baciarmi?! Non ci conosciamo nemmeno!" Clarence, ancora a terra, scoppia a ridere. Con un movimento fluido si rialza e lo spinge delicatamente contro il muro. "Perché avrei dovuto reprimere il mio desiderio?" Carlos sospira e cerca di andarsene, ma Clarence lo afferra per un braccio. "Dove pensi di andare? Questo posto è troppo pericoloso per te." "Me la cavo benissimo da solo." "Forse, ma le tue abilità non bastano a proteggerti. Qui usano armi che nel tuo mondo non esistono nemmeno." Carlos sbianca. Un improvviso dolore alla testa lo costringe a portarsi una mano alla tempia. I suoi occhi si fanno vitrei e trasparenti come sfere di cristallo. Rimane immobile per alcuni minuti, immerso in una visione. Quando torna in sé, guarda Clarence con urgenza. "Dobbiamo andarcene. Degli uomini stanno arrivando. Se restiamo, ci uccideranno." Clarence lo fissa stupito per un istante, poi decide di fidarsi. Gli prende la mano e lo trascina con sé fino alla sua auto. Senza perdere tempo, salgono a bordo e partono a tutta velocità. Mentre sfrecciano lontano, l'Esercito del Silenzio avanza nella città, pronto a scovare e distruggere qualsiasi ribelle nascosto.
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