Barbara

A quale sorte sarei andata incontro.

Ero molto preoccupata per la sorte di mio padre, non poteva neanche sfiorarmi il pensiero che potesse essergli capitato qualcosa di brutto.

Mentre ero assorta in quel pensiero la porta della stanza si aprì, entrò un uomo di statura imponente che con tono autoritario iniziò a parlare dicendoci che ci trovavamo a Costantinopoli...

-COSTANTINOPOLI?-

Avevo attraversato il mare ero lontanissima da casa, i miei occhi si riempirono di lacrime, non avrei più rivisto mio padre. Chi mai sarebbe potuto venire a salvarmi in questo luogo così lontano da casa, l'angoscia mi assaliva.

L'uomo continuò a parlare, dicendo che saremmo state rifocillate e sarebbero venute delle ancelle per accompagnarci nella stanza da bagno; dove avremmo potuto lavarci ed essere di nuovo presentabili perchè per essere vendute dovevamo avere un bell'aspetto e la pelle profumata...Dato che i guerrieri del Nord andavano pazzi per le donne profumate.

Ero allibita, senza parole -I GUERRIERI DEL NORD?- Non potevo minimamente pensare di cadere nelle mani di quei barbari, avrei preferito morire.

Nel frattempo arrivarono le ancelle che ci invitarono a seguirle, uscimmo dalla stanza senza entusiasmo. Attraversammo un bellissimo giardino, rimasi per un attimo meravigliata era abbellito da fiori stupendi che non avevo mai visto prima; sicuramente ci trovavamo nella casa di un uomo molto ricco.

Nella sala da bagno, dentro la grande vasca, c'era un'ancella che ci invitava ad entrare dentro. In acqua altre ancelle ci seguirono ed iniziarono a lavarci con essenze profumate, tutto ciò era molto piacevole se fosse accaduto in un altro contesto

...Ma in quella situazione...Era terrificante sapere lo scopo di quella preparazione.

Dopo il bagno fummo condotte in un'altra stanza dove c'erano dei tavoli con sopra cibi vari, avevo molta fame  così mi misi a mangiare.

Accanto a me era seduta la donna con i bambini, le chiesi se erano i suoi figli, mi rispose che erano suoi.