Il sole del mattino filtrava attraverso le finestre dell'ufficio di Claudio, ma la luce sembrava pallida e fredda dopo la notte di passione trascorsa nello studio di Enrico. Il detective sedeva alla sua scrivania, fingendo di studiare i rapporti mentre in realtà non riusciva a pensare ad altro che al sapore delle labbra di Enrico e al calore delle sue mani sulla pelle.
"Moretti!" La voce di Santoro lo riportò bruscamente alla realtà. "Il commissario ti vuole vedere. Subito."
Claudio si alzò, sistemandosi la cravatta e cercando di nascondere i segni della notte insonne. Quando entrò nell'ufficio di Torretti, trovò il commissario in piedi davanti alla finestra, con le spalle tese e un'espressione cupa.
"Chiudi la porta," disse senza voltarsi.
Claudio obbedì, sentendo un brivido freddo ri
