CAPITOLO 3 Mercoledì 6 febbraio – I LIBRI SCOMPARSI Guido arrivò davanti alla scuola di Andrea con largo anticipo sull’orario di uscita. Era veramente presto, si poteva parcheggiare ovunque, per cui non ebbe nessun problema nel sistemare la sua auto proprio sotto l’edificio scolastico. C’era uno strano silenzio quasi irreale, interrotto soltanto dall’eco della voce di una docente, che arrivava, smorzata come una cantilena, dalle finestre semiaperte delle aule del piano rialzato. Anche lui aveva studiato in quella scuola, molti e molti anni addietro. L’odore dei corridoi e degli ambienti era rimasto lo stesso, i muri si erano resi impermeabili ai cambiamenti del tempo e continuavano a rilasciare quell’inconfondibile aroma di gesso e polvere; le strisce di sole che passavano attraverso