Il silenzio dopo l’apparizione era quasi assordante. Tutti si guardavano, aspettando che qualcuno dicesse qualcosa, che trovasse una spiegazione logica a quello che stava accadendo. Ma non c’era logica in quella casa.
Jasper si passò una mano sul volto, cercando di rallentare il battito del cuore. “Dobbiamo capire cosa vuole la casa da noi. Se continuiamo a ignorare questi segnali, non so cosa potrebbe succedere.”
Antony si voltò verso Mark. “Tu hai sempre una risposta per tutto. Cosa dovremmo fare?”
Mark si sedette sul bracciolo della poltrona accanto a Luke, senza rendersi conto di quanto istintivamente si fosse avvicinato a lui. “Finora sappiamo solo che la casa vuole qualcosa da noi. ‘Solo il vero amore può aprire le porte’… potrebbe essere letterale.”
Ben sbuffò. “Vuoi dire che dobbiamo metterci a limonare tutti insieme finché la casa non decide di lasciarci andare?”
Trevor gli lanciò un’occhiata torva. “Non sei mai serio, vero?”
Ben si alzò di scatto. “Sto cercando di non impazzire, ok? Questa casa ci sta manipolando! Vuole costringerci a… a stare insieme, come fossimo burattini!”
Luke abbassò lo sguardo. “E se invece ci stesse solo mostrando la verità?”
Le sue parole caddero come un macigno nella stanza.
Jasper si voltò verso Antony, sentendo il peso del suo sguardo su di lui.
Trevor guardò Ben, l’espressione indecifrabile.
Mark sentì le dita di Luke sfiorargli la mano, e non la ritrasse.
E in quel momento, la casa si mosse.
…
Un sussurro attraversò le pareti.
"Mezzanotte."
Le candele si spensero tutte insieme.
Il pavimento tremò.
Le ombre danzarono lungo le pareti, prendendo forma.
E poi, come se il tempo si fosse ribaltato, non erano più lì.
Non erano più loro.
Si trovavano in una grande sala da ballo illuminata da candelabri dorati. Il pavimento era di marmo bianco, e l’aria profumava di fiori appassiti.
E davanti a loro, due uomini danzavano.
Uno indossava un elegante completo nero, l’altro una camicia bianca con le maniche arrotolate. Ridevano, le dita intrecciate, gli sguardi pieni di qualcosa che sembrava puro, sincero.
Ma all’improvviso, le pareti della sala da ballo cominciarono a sgretolarsi.
Uno dei due uomini si voltò, e il suo viso era segnato dal terrore.
"Non ce la faremo… la casa ci vuole separare…"
L’altro lo afferrò per il polso. “No! Se restiamo insieme…”
Un urlo squarciò l’aria.
Poi il sangue.
Uno dei due crollò a terra.
L’altro gridò il suo nome.
E la visione si dissolse.
…
I ragazzi tornarono nella stanza della casa, i cuori martellanti nel petto.
Luke si portò una mano alla bocca, sconvolto. “Era… reale.”
Antony si passò una mano tremante tra i capelli. “La casa ha provato a separarli… e uno di loro è morto.”
Jasper si voltò verso Ben e Trevor. “Se non capiamo come funziona… potrebbe succedere anche a noi.”
Mark guardò la porta, che ora era completamente sigillata. “Credo che la casa ci abbia appena dato un avvertimento.”
Ben deglutì. “E se non ascoltiamo?”
Trevor lo guardò negli occhi, più vicino di quanto non fosse mai stato. “Allora moriamo qui dentro.”
E la casa sussurrò di nuovo.
"Mezzanotte arriverà ancora."