La casa degli amori perduti

Capitolo 15: La Scelta

L’aria nella stanza era diventata pesante, quasi irrespirabile. Il silenzio che seguì la visione era carico di tensione, ognuno di loro perso nei propri pensieri. Il messaggio della casa era stato chiaro: o accettavano ciò che sentivano dentro, o la casa li avrebbe distrutti.

Luke strinse i pugni, fissando il pavimento. Il ricordo dello sguardo terrorizzato di quell’uomo nella visione gli era rimasto impresso, come se fosse stato inciso nella sua memoria. Mark lo notò e, senza pensarci, gli sfiorò la mano con un gesto istintivo, quasi protettivo.

Jasper si schiarì la voce, spezzando il silenzio. “Dobbiamo trovare un modo per uscire. Non possiamo permettere che la casa ci manipoli.”

Antony lo osservò a lungo, inclinando leggermente la testa. “E se non fosse una manipolazione?”

Jasper si voltò di scatto verso di lui, gli occhi spalancati. “Cosa?”

Antony si morse il labbro inferiore, come se stesse cercando le parole giuste. “E se la casa… ci stesse solo mostrando la verità? Se ci stesse costringendo a guardarci dentro, a vedere qualcosa che abbiamo sempre evitato?”

Ben sbuffò, incrociando le braccia. “Quindi, secondo te, la casa è una specie di cupido sovrannaturale? No, grazie.”

Trevor gli lanciò un’occhiata di traverso. “E tu hai paura di cosa potrebbe dirti?”

Ben s’irrigidì. “Non ho paura di niente.”

Trevor si avvicinò di un passo. “No? Allora dimmelo in faccia. Dimmi che non hai mai pensato a noi. Dimmi che non hai mai sentito niente.”

Ben serrò la mascella, ma non rispose.

Luke abbassò lo sguardo, le dita che giocherellavano nervosamente con l’orlo della sua felpa. “Comunque sia… se non troviamo una via d’uscita, siamo fregati.”

Mark annuì, tornando in modalità pragmatica. “D’accordo. Esaminiamo la casa. Dobbiamo capire se c’è una via di fuga che non abbiamo ancora notato. Nessuna casa è perfettamente chiusa.”

Si divisero in piccoli gruppi per esplorare ogni angolo della villa, anche se tutti avevano il timore che la casa non avrebbe reso il compito facile.

…

Jasper e Antony percorrevano il lungo corridoio del secondo piano, i passi che risuonavano nel silenzio. Le pareti erano tappezzate di vecchi quadri raffiguranti coppie dall’aria malinconica, alcuni volti erano sfocati, quasi sbiaditi dal tempo.

“Questa casa è un fottuto enigma,” borbottò Jasper, accarezzando distrattamente la cornice di uno dei ritratti.

Antony rimase in silenzio per un attimo, poi parlò piano. “Ti sei mai chiesto perché la casa ci ha scelti?”

Jasper lo guardò di lato, le sopracciglia leggermente aggrottate. “Che vuoi dire?”

Antony si fermò di colpo, voltandosi verso di lui. “Pensa a noi. Siamo amici da sempre, ma… siamo mai stati solo amici?”

Jasper sentì il cuore saltare un battito. “Antony…”

L’altro scosse la testa. “Dimenticalo. Andiamo avanti.”

Ma mentre si allontanava, Jasper rimase fermo, gli occhi fissi sulla sua schiena. E dentro di sé, sapeva che Antony aveva ragione.

…

Nel frattempo, Luke e Mark erano scesi in quella che sembrava una biblioteca abbandonata. I libri erano sparsi ovunque, alcuni con le pagine ingiallite, altri con titoli ormai illeggibili.

Luke passò le dita sulla costa di un volume particolarmente antico. “Pensi che troveremo qualcosa qui?”

Mark si strinse nelle spalle. “Vale la pena tentare.”

Ma mentre si voltava per controllare una delle scaffalature, Luke trovò un libro aperto su un leggio. Era aperto a metà, come se qualcuno lo avesse lasciato lì apposta.

Il titolo sulla pagina era inquietante: Le regole della Casa.

Luke inghiottì a vuoto e lesse ad alta voce:

"Coloro che entrano devono ascoltare il proprio cuore. Se il cuore mente, la casa lo punirà. Se il cuore è sincero, la casa aprirà le sue porte."

Mark si avvicinò, leggendo sopra la sua spalla. “Quindi… conferma tutto. La casa sta aspettando che noi…”

Luke si voltò verso di lui, il cuore che batteva all’impazzata. “Che noi accettiamo quello che proviamo?”

I loro occhi si incontrarono, e per un istante il mondo sembrò fermarsi.

Poi il pavimento tremò violentemente.

Le luci si spensero.

E un’altra apparizione stava per iniziare.