L’aria nella stanza era diventata pesante, quasi irrespirabile. Il silenzio che seguì la visione era carico di tensione, ognuno di loro perso nei propri pensieri. Il messaggio della casa era stato chiaro: o accettavano ciò che sentivano dentro, o la casa li avrebbe distrutti.
Luke strinse i pugni, fissando il pavimento. Il ricordo dello sguardo terrorizzato di quell’uomo nella visione gli era rimasto impresso, come se fosse stato inciso nella sua memoria. Mark lo notò e, senza pensarci, gli sfiorò la mano con un gesto istintivo, quasi protettivo.
Jasper si schiarì la voce, spezzando il silenzio. “Dobbiamo trovare un modo per uscire. Non possiamo permettere che la casa ci manipoli.”
Antony lo osservò a lungo, inclinando leggermente la testa. “E se non fosse una manipolazione?”
Jasper si
