Capitolo 9: Prigionieri del Passato

576 Words
L’aria era densa, intrisa di un profumo di cera e legno bruciato. Jasper si voltò di scatto, il cuore che martellava nel petto. Non erano più nella camera da letto decadente della casa. Ora si trovavano in un grande salone illuminato da candelabri d’ottone, con il fuoco che scoppiettava in un camino di pietra. Antony fece un passo avanti, toccando il tessuto pesante della tenda più vicina. "Non è possibile…" Luke guardò le proprie mani, poi Jasper e Antony. "Ragazzi… siamo vestiti in modo diverso." Jasper abbassò lo sguardo e sentì un brivido correrlo lungo la schiena. Indossava un abito scuro, elegante, in stile anni '20. Antony aveva una camicia bianca con bretelle e pantaloni di lino, mentre Luke era avvolto in un gilet ben rifinito. Era come se la casa li avesse trascinati in una rappresentazione vivente del passato. Un sussurro nell’aria li fece sobbalzare. "Edward, ti prego… lasciami andare." Catherine era lì, in piedi accanto al camino, il volto pallido e teso. Davanti a lei, Edward la fissava con uno sguardo carico di disperazione e ossessione. "Non posso. Ti ho portata qui per amarti per sempre. Nessuno ci separerà, Catherine. Mai." Jasper sentì un nodo allo stomaco. "Non è solo una visione… siamo dentro la loro storia." Antony fece un passo avanti. "Possiamo interagire con loro?" Luke si avvicinò lentamente. "Forse non ci vedono. Forse siamo solo spettatori." Ma nel momento in cui lo disse, Edward si voltò di scatto. I suoi occhi si piantarono nei loro. "Chi siete voi?!" Il Gioco della Casa Jasper trattenne il fiato. Catherine sembrava non accorgersi della loro presenza, ma Edward sì. "Non vogliamo disturbare," disse Antony con cautela. Edward fece un passo avanti, i pugni stretti lungo i fianchi. "Siete qui per dividerci?" La sua voce era un misto di rabbia e paura. Luke cercò di mantenere la calma. "No, vogliamo solo capire cosa sta succedendo." Edward li studiò per un lungo istante, poi tornò a guardare Catherine. "Lei non capisce. Questa casa ci ha scelti. Siamo destinati a stare insieme." Catherine scosse la testa, gli occhi lucidi. "Questa casa non ci ama, Edward. Ci tiene prigionieri." Jasper sentì un brivido lungo la schiena. Catherine aveva capito. Antony si voltò verso Jasper. "Dobbiamo trovare un modo per uscire da qui." Ma prima che potessero muoversi, Edward scattò in avanti e afferrò Catherine per il polso. "Sei mia!" Catherine lottò per liberarsi, ma Edward era più forte. La casa sembrava rispondere alla sua rabbia: le pareti tremarono, il fuoco nel camino si alzò di colpo, le ombre si allungarono come dita affamate. Luke si mosse d’istinto. "Lasciala andare!" Edward si voltò di scatto verso di lui, gli occhi colmi di furore. "Tu non capisci. Se non possiamo stare insieme, allora moriremo insieme." E in quel momento, tutto si frantumò. Un vento gelido esplose nella stanza, e Jasper, Antony e Luke sentirono il pavimento mancare sotto i loro piedi. … Jasper si svegliò di colpo. Era sdraiato sul pavimento della camera da letto, il fiato corto, il battito accelerato. Accanto a lui, Antony si tirava su a fatica, mentre Luke si stringeva la testa tra le mani. La casa era tornata alla sua condizione normale. Ma sul comodino accanto al letto, il diario di Catherine era aperto su una nuova pagina. Una frase, scritta con un inchiostro scuro e recente. "Solo chi ama davvero può spezzare la maledizione." Jasper incontrò lo sguardo di Antony. Non erano ancora al sicuro.
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