Capitolo 9: La distanza che ci separa

567 Words
Il giorno seguente, Thomas si svegliò con un peso sul cuore. Il pensiero di Sirius non lo lasciava mai, e quel mix di desiderio e confusione lo rendeva inquieto. Ma nonostante la tensione palpabile tra loro, il ragazzo sapeva che doveva cercare di concentrarsi su altro. Non poteva permettere che un'emozione così travolgente mettesse in ombra la sua nuova vita. Quando scese a colazione, trovò i fratelli già seduti intorno al tavolo. Jake gli sorrise, evidentemente felice di vederlo, ma Thomas si sentiva distratto. I suoi occhi cercarono subito Sirius, che era seduto nell'angolo della sala, come sempre in una posizione che gli permetteva di osservare tutto con calma, come se fosse al di sopra di ogni situazione. La tensione tra loro sembrava essere aumentata. Sirius, infatti, non lo guardò nemmeno, eppure Thomas sentiva il suo sguardo pesante sulla sua pelle, come un peso invisibile che lo stava tirando dentro. Mentre i fratelli chiacchieravano tra loro, il ragazzo si sforzava di mantenere la calma, ma la sua mente era altrove. "Stai bene?" lo chiese Jake, notando l'espressione pensierosa di Thomas. "Sembri un po' distante." "Eh, sì... sono solo stanco," rispose Thomas, tentando di sorridere. Non voleva che gli altri notassero il suo disagio, soprattutto non Jake, che sembrava essere sempre così attento a lui. Eppure, anche se voleva credere che la sua amicizia con Jake fosse quella che lo avrebbe ancorato alla realtà, c'era una parte di lui che sapeva che non sarebbe stato facile ignorare ciò che provava per Sirius. Finita la colazione, i fratelli si dispersero per le loro attività quotidiane. Thomas decise di prendere un po' di tempo per sé, passeggiando nel giardino della casa, sperando di schiarirsi le idee. Ma appena fuori, si trovò di fronte a Sirius. Il maggiore dei fratelli stava camminando lentamente verso di lui, il suo sguardo serio e penetrante, come se fosse in attesa di qualcosa. "Thomas," disse Sirius, la sua voce bassa, ma carica di un'intensità che fece accapponare la pelle del ragazzo. "Possiamo parlare un momento?" Thomas annuì, il cuore che batteva forte nel petto. "Certo." I due si allontanarono dalla casa, camminando lungo il sentiero che attraversava il giardino. Il silenzio tra di loro era teso, ma Thomas non riusciva a staccare gli occhi da Sirius, anche se il suo sguardo era tutto fuorché amichevole. "Stai cercando di capire cosa succede tra di noi, vero?" chiese Sirius, fermandosi all'improvviso. La sua voce era calma, ma il tono di sfida era chiaro. "Non lo so," ammise Thomas, il respiro un po' affannato. "Ma mi confondi. Non capisco cosa vuoi da me." Sirius lo guardò intensamente, poi, con un movimento lento, avvicinò il volto a quello di Thomas. "Non c'è niente che io voglia, Thomas. Ma so cosa succede quando due persone non riescono a ignorarsi." Thomas sentì un brivido percorrergli la schiena. L'aria tra loro sembrava più pesante, più carica di una tensione che non poteva più essere ignorata. Il ragazzo stava cercando di capire come comportarsi, ma la sua mente sembrava essere annebbiata da quella chimica che li legava. Sirius rimase a osservarlo per un altro istante, prima di allontanarsi, lasciando Thomas completamente scosso. La conversazione non aveva risolto nulla, ma qualcosa era cambiato tra loro. Thomas non poteva più ignorarlo, né allontanarsi. La sua attrazione per il maggiore dei fratelli stava crescendo, e con essa la consapevolezza che nulla sarebbe stato più come prima.
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