Capitolo 6: Incontri Silenziosi

789 Words
La sera era scesa lentamente sulla villa, con il crepuscolo che dipingeva tutto di sfumature morbide e dorate. Thomas si trovava nel salotto, disteso sul divano, ma la sua mente era lontana, concentrata su quello che sarebbe accaduto nei prossimi giorni. Non riusciva a smettere di pensare a Sirius, alla sua presenza magnetica che sembrava travolgere tutto intorno a lui. Le parole non dette, gli sguardi intensi, il silenzio che li circondava ogni volta che si incrociavano… Tutto sembrava giocare su un filo sottile, in bilico tra il desiderio e la paura. Jake era uscito a fare una passeggiata con Teo, lasciando Thomas da solo con i suoi pensieri. Il fratello maggiore, Sirius, ancora non si era visto, ma il pensiero di vederlo lo faceva agitare. Non sapeva se fosse meglio parlarne con gli altri fratelli o rimanere in silenzio. La tensione tra di loro cresceva ogni giorno, eppure sembrava che nessuno lo notasse veramente. Forse, pensò, si stava immaginando tutto, ma la certezza che Sirius provasse qualcosa di simile per lui era innegabile. Un rumore dalla porta lo fece sobbalzare. Alzò lo sguardo, e vide Sirius apparire nell’ingresso. I suoi occhi, azzurri come il cielo più profondo, lo fissavano con un’intensità che Thomas non poteva ignorare. Il cuore gli batteva più forte nel petto. “Posso entrare?” chiese Sirius, con un sorriso che nascondeva una sfumatura di mistero. Thomas annuì, cercando di non far trasparire la confusione che gli attraversava la mente. “Certo.” Sirius si avvicinò, con passi misurati e aggraziati. Si sedette accanto a lui sul divano, troppo vicino per non far sentire la sua presenza. Il silenzio tra loro sembrava quasi palpabile, come se avessero bisogno di un momento per trovare il giusto equilibrio. “Non sembra che tu sia proprio a tuo agio qui,” osservò Sirius, il tono leggermente più morbido del solito. “Ti senti a casa?” Thomas lo guardò, cercando di nascondere le sue emozioni. “Non ancora… ma sto cercando di adattarmi.” Il respiro di Sirius si fece più pesante, come se stesse combattendo una battaglia interna. Poi, senza preavviso, allungò la mano, sfiorando la sua. Un contatto breve ma carico di tensione. Thomas si congelò, ma non si ritirò. Un brivido gli percorse la schiena, e il cuore cominciò a battere all’impazzata. “Mi scuso,” disse Sirius, ritirando la mano con una smorfia. “Non volevo…” Ma Thomas lo fermò, posando delicatamente la sua mano su quella di Sirius. “Non è necessario scusarti,” disse, cercando di mascherare la confusione con un sorriso. “Mi sento solo… un po’ perso.” Sirius lo fissò negli occhi per un lungo istante, e Thomas percepì l’intensità del suo sguardo. Poi, senza preavviso, si spostò più vicino, quasi a sfiorarlo, e la tensione divenne insostenibile. Non c’era più spazio tra loro, solo il battito dei cuori che si mescolavano. “Thomas…” sussurrò Sirius, la voce tremante. “Mi stai facendo impazzire.” Il tempo sembrò fermarsi mentre i loro occhi si incontravano. Thomas non poteva più fare a meno di desiderarlo, di sentirlo vicino, di essere travolto dal fuoco che sembrava crescere tra di loro. La mano di Sirius si sollevò di nuovo, accarezzandogli la guancia con delicatezza, come se volesse esplorare ogni centimetro del suo volto. Thomas chiuse gli occhi, perdendosi in quel tocco, in quella sensazione di pace che gli dava. Quando riaprì gli occhi, si ritrovò ad affrontare un bacio che non aveva più voglia di fermare. Le labbra di Sirius erano calde e decise, ma anche incredibilmente dolci. Thomas si lasciò andare, rispondendo al bacio con la stessa passione, come se avesse finalmente trovato ciò che stava cercando da tanto tempo. Il bacio si fece più profondo, più intenso, come se entrambi volessero annullare ogni distanza tra di loro. Le mani di Sirius scivolarono nei capelli di Thomas, mentre lui si aggrappava al colletto della sua camicia. Il mondo sembrava svanire, lasciando solo quella sensazione di appartenenza, di connessione che li legava in quel momento. Quando si separarono, entrambi erano senza fiato, ma i loro sguardi non si erano mai distaccati. La tensione che li aveva avvolti si era trasformata in qualcosa di più, qualcosa che non potevano più ignorare. “Non mi aspettavo questo,” disse Thomas, la voce ancora tremante. “Neanch’io,” rispose Sirius, sorridendo con un’espressione che sembrava mescolare soddisfazione e un pizzico di colpa. “Ma non posso negare quello che sento per te, Thomas.” Il cuore di Thomas batteva più forte, ma sentiva che quel momento era solo l’inizio di qualcosa che avrebbe cambiato la loro vita per sempre. E non sapeva se fosse pronto, ma sentiva di non poter più tornare indietro.
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