Non ci furono più scambi di parole, nella mia testa frullavano mille pensieri, non riuscivo a capire come quell'uomo fosse capace di suscitare in me tutti quei sentimenti contrastanti. Riuscivo a passare dalla furia all'eccitazione in un baleno e quando in rari casi mi rivolgeva un sorriso sincero...mi scaldava il cuore. I miei pensieri vennero interrotti da un brontolio familiare, posai le mani sul mio stomaco e rivolsi lo sguardo a Riccardo sperando che quel rumorino fosse passato inosservato. lui guardava la strada con un cipiglio divertito, ovviamente aveva sentito tutto. " hai fame ragazzina?" " no, per niente" mentii spudoratamente negando l'evidenza. " ah no? Allora il tuo stomaco brontolava per?" " il mio stomaco non ha brontolato" negai ancora Lui scrollò le spalle e conti