XXVII. IN DUE

2106 Words

XXVII. IN DUECredo che fossero trascorsi circa cinque giorni e mi ricordo che Giacomo stava attraversando uno dei suoi momenti di sconforto, quando ricevetti tre lettere. La prima era di Alan che si offriva di venirmi a trovare a Leida; le altre due venivano dalla Scozia e parlavano del medesimo argomento: cioè della morte di mio zio e della mia successione completa nella proprietà. Quella di Rankeillor aveva naturalmente un carattere esclusivamente legale; quella della signorina Grant rispondeva in pieno al suo carattere, era più umoristica che saggia, e piena di rimproveri perché non le avevo scritto – ma che cosa avrei dovuto scrivere a una persona così intelligente? – e di discorsi buffi a proposito di Catriona, il che, naturalmente, mi impedì di leggerla in sua presenza. Poiché fu na

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