CAPITOLO 3

1682 Words
Dopo essere usciti di casa, io e Eirik ci incamminammo verso i due Hotel del branco. Effettivamente non erano molto utili, perché essendo solo noi da queste parti, le stanze non venivano usate molto spesso. Mi chiesi come mai li abbiamo fatti costruire... Mi guardai attorno, era una bellissima giornata oggi, era primavera ed era la stagione degli amori. Tutte le lupe in questo periodo aveva il loro primo calore, o almeno, la maggior parte, cosa che non capivo. Ormai sapevano tutti che il calore veniva dopo che si era stati marchiati, ma perché la nostra natura ci imponeva tutto ciò? alcune volte anche con un dolore tremendo. Ancora ringraziavo il fatto di non aver trovato il mio compagno per questo motivo. Non sapevo cosa aspettarmi da questo famoso "calore". Non era come i vecchi tempi che era una cosa segreta, ormai tutti avevano capito che fosse una cosa normale, naturale, così la gente cominciò ad aprirsi, rivelando ciò che comportava il matrimonio fra due lupi, non che non fossimo pudici, ma il sesso, il calore, il parto, l'allattamento, non erano più dei tabù, dei segreti. Secondo me, era anche positivo il fatto che si parlasse di queste cose, non c'era nulla di male, ed era giusto che la gente sapesse. Molti dicevano che il calore fosse una cosa a cui non bisognava dare peso perché non ti capitava nulla, che non sentivi nessuna differenza dagli altri giorni e che fosse tutto normale, altre ancora dicevano che invece era una cosa orrenda e che per quei tre giorni non ci si poteva nemmeno alzare dal letto. Tutto ciò non è che mi terrorizzasse, ma faceva sorgere un grosso punto di domanda nella mia testa. Era una cosa ignota, vuota, scura. Purtroppo ad ogni mese tornava e ci torturava. Ed era proprio lì che adoravo il fatto che si parlasse di queste cose, poiché è sempre bello potersi confrontare e parlare con qualcuno in quei momenti li. Guardai mio fratello Eirik, era stupendo con i suoi capelli biondi, sorrisi quando si girò a guardarmi -vuoi una foto per caso?- chiese strafottente facendomi l'occhiolino. Era sempre molto divertente e a differenza di Ruven era molto simpatico ed estroverso. Mi correggo... Ruven è introverso solo con me, con gli altri è estroverso. E, a distanza di 22 anni, ancora non avevo minimamente compreso a pieno il suo carattere freddo nei miei confronti. Ridacchiai e gli diedi una pacca affettuosa sulla spalla spintonandolo leggermente -dai finiscila...- ripresi a guardare di fronte a me. C'erano molte persone che facevano avanti e indietro dal paese, tutti molto indaffarati con le loro faccende. Tutti i nostri compaesani, ci salutavano e si inchinavano a noi ed io ricambiavo sorridendo. Purtroppo questi due hotel erano proprio infondo al paese. Tutti nel nostro branco avevano le loro case, ogni una separata dall'altra e con il proprio giardino. Come aveva detto prima mio fratello Ruven, il nostro territorio era vastissimo, nonno Rohan, dopo la famosa battaglia con Midas, aveva acquisito anche tutto il suo terreno, prendendo possesso di quelle terre facendo sì che il territorio divenne più ampio e abitato. Entrammo nel primo hotel che io ed Eirik raggiungemmo. Mio fratello poggiò gli avambracci sul ripiano in pietra lucida e chinato con il busto in avanti mi chiedeva con lo sguardo di chiamare qualcuno. Io suonai il campanello posto alla reception e guardai Eirik in modo ovvio, come per fargli capire che bastava suonare. Dopo qualche minuto ci raggiunse un uomo -buongiorno Beta, signorina Narah- si inchinò ed io sorrisi all'uomo, sembrava carino e simpatico. -ditemi, come posso aiutarvi?- chiese incrociando le braccia al petto. Era un uomo molto bello, era bruno e aveva i capelli corti, degli occhi color verde bosco, una barba leggera folta che copriva i lineamenti del mento. Era vestito con una camicia bianca, è un gilet sopra che riportava i colori dell'hotel: bianco e oro. Era un completo che gli stava da dio. -si, noi vorremmo sapere un'informazione, o meglio, un favore...- cominciai posando le mani aperte sul ripiano. Aspettai un cenno da parte del presunto proprietario dello stabile, per poter continuare a parlare. Quando vidi che annuì con la testa continuai -sa che fra una settimana ci saranno le Olimpiadi...- introdussi. -certo, e non vedo l'ora- sorrise l'uomo spostando il peso del corpo da una gamba all'altra. Era anche molto alto adesso che notavo meglio, era dietro il bancone, ma riuscì a intravedere la lunghezza delle sue gambe. -come sa, verranno gli altri branchi, non solo le persone più importanti, il consiglio. Ma ci saranno anche tutto il popolo, il branco.- specificai. Sperai di essere stata esaustiva, ma Eirik mi venne in soccorso. -quindi chiediamo se lei sarebbe disposto ad ospitare i branchi che verranno, ovviamente riguardo alle cose finanziarie non si preoccupi, c'è ne occuperemo noi- disse per poi staccarsi dal ripiano in cui era appoggiato e mettendosi eretto, si mostrò in tutta la sua altezza, in attesa di una risposta. -certo, lo faremo con molto piacere, non preoccupatevi per la parte finanziaria, lo facciamo volentieri- rispose l'uomo. Sciolse le braccia e le posò sulla scrivania di fronte a lui. -Allora segno tutto nell'agenda- prese una penna e dopo aver girato un paio di pagine per trovare il giorno cominciò a scrivere qualcosa sulla carta ingiallita. -noi insistiamo, la parte finanziaria è giusto che venga assolta- insistette mio fratello, che ricevette un sorriso da parte dell'uomo che alzò lo sguardo dall'agenda per qualche secondo. -perfetto, qua ho segnato tutto, potete stare tranquilli- confermò la prenotazione l'uomo. Ci salutammo un'ultima volta prima di uscire dall'edificio. Ci dirigemmo verso l'altro hotel rimasto. Dista a cinque minuti dal quello in cui siamo appena stati. Quando arrivammo, notammo subito la differenza. Se l'altro era più raffinato, questo era in po più rustico, fatto in legno e pietra. Pensandoci bene, l'altro hotel stonava un po' con l'ambiente circostante, quello potrebbe stare benissimo in una città, non in una cittadina in mezzo alla foresta e difatti sarebbe un po' sospetto. Sospirai e diedi uno sguardo a mio fratello, ci dirigemmo verso la reception. Al contrario dell'altro hotel, trovammo subito una ragazza ad accoglierci. Appena ci vede sorride calorosa, spostando la sua completa attenzione direttamente a noi due. Le ricambiai il sorriso e la vidi alzarsi per poi unire le mani sull'addome. -buongiorno- fece un piccolo inchino, era una ragazza molto carina e delicata, aveva un timbro di voce calmo. Dalle sue movenze sembrava molto leggiadra. Aveva un bellissimo corpo magro, forse anche un po' troppo,per i miei gusti, che la facevano sembrare alta, nonostante sembrava avere la mia stessa altezza e anche su per giù la mia stessa età. -Ditemi, come posso aiutarvi?- ci chiese alternando lo sguardo fra me ed Eirik. -Ciao, siamo qui, come sapete, perché a breve ci saranno le Olimpiadi- cominciai ad introdurre. -Volevamo chiedervi se sareste disponibili ad impegnare le stanze che avete, ai branchi che verranno- continuai poggiando le mani sul bancone in legno. -Ovviamente per la parte finanziaria non vi preoccupate, ricopriremo le spese noi- finì il discorso picchiettando le dita una dopo l'altra, creando un ticchettio quasi insopportabile. La ragazza ci guardò per qualche secondo in silenzio -allora- cominciò a dire, abbassò lo sguardo verso la scrivania di fronte a lei e si abbassò un po' come se stesse cercando qualcosa. Sentimmo che mise a posto alcune cose riposte sul ripiano in legno, per poi raddrizzarsi di nuovo con la schiena. Alzò lo guardo verso di noi -non ci dovrebbero essere problemi, ma chiamo mio padre e gli spiego tutto. Con il fatto che si tratta di impegnare tutte le stanze, vedo lui cosa mi dice, ma ripeto, non ci dovrebbero essere problemi- disse per poi guardarsi in torno -vado subito a chiamarlo, attendete qua un attimo, grazie- disse per poi sparire dietro un muro. Adesso che noto meglio, non mi sembrava che fosse vestita con un completo dell'hotel come quello in cui eravamo già stati. Aveva un semplice vestito lungo, non molto decorato da disegni, ma aveva una tinta unica: marroncino. Fra l'altro quel colore andava bene con lo stile rustico di questo edificio. Domani mi sarebbe toccato andare in giro per il paese per vedere quali case potessero essere affittate per la settimana prossima. A quel pensiero sbuffai sonoramente e vidi Eirik guardarmi interrogativo. Cercai di ignorarlo, ma sentivo comunque il suo sguardo addosso che mi dava su i nervi. -cosa c'è?- gli chiesi guardandolo male. Mi dava fastidio sapere che stava continuando a fissarmi senza dire nulla, se aveva qualcosa da dirmi, poteva dirmelo in quel momento. -nulla- alzò le spalle incrociando le braccia al petto -ti ho sentito sbuffare, e mi chiedevo se ci fosse qualcosa che non andava- continuò. Sospirai e lo guardai addolcendo il mio sguardo. Spesso mi dimenticavo che lui era l'unico che mi potesse aiutare e stare vicino. Dopotutto consideravo Eirik più vicino a me, rispetto a Ruven. Non c'erano giorni in cui io e Ruven non giocavamo assieme da piccoli, Ruven era sempre impegnato con le faccende da sbrigare con nostro padre, forse è per questo che è sempre stato sempre severo con me. Pensandoci bene, quasi ero gelosa di Eirik. Lui aveva sempre e spesso il mio amore e anche quello di Ruven, che certo, non lo dimostrava come me, ma a modo suo. Io invece avevo sempre l'amore di Eirik, ma sarebbe piaciuto anche a me avere l'amore di Ruven. Avevo due fratelli, per quale motivo lui mi odiava... ? Ritornai con i piedi per terra vedendo arrivare la ragazza di prima con suo padre che la seguiva. -Buongiorno- si inchinò l'uomo -mia figlia mi ha detto tutto, per noi non ci sono problemi- cominciò a dire -siamo a vostra completa disposizione- guardò mio fratello. -perfetto, grazie mille. Allora ci sentiremo presto- salutò mio fratello incamminandosi verso l'uscita dell'edificio con me dietro di lui. -arrivederci- salutai con la mano e seguì mio fratello. Appena vide che ero uscita anche io si girò verso di me e mi prese il mento fra il suo indice e il pollice, mi guardò intensamente, facendomi quasi paura.
Free reading for new users
Scan code to download app
Facebookexpand_more
  • author-avatar
    Writer
  • chap_listContents
  • likeADD