Dopo che il suo compagno era uscito la donna cominciò a cercare la cuoca, fino a che non la ritrovò nelle cantine
-mi scusi, la stavo cercando ovunque ma non la trovavo...- disse la Luna, dopo che era entrata in cantina calciò alcune pietre che fecero rumore e spaventarono la cuoca che si girò dalla sua parte. La cuoca anziana fece un sorriso e si toccò il petto dal sollievo
-mi scusi Luna non era mia intenzione- disse l'anziana
-tranquilla- sorrise la Luna
-mi dica, aveva bisogno di qualcosa?- disse prestando l'attenzione alla giovane e lasciando perdere ciò che stava facendo
-volevo vedere se aveva bisogno di qualcosa, la aiutavo con piacere, mi annoio a non fare nulla- disse scocciata Hayley facendo sorridere la cuoca.
All'improvviso si sentirono dei rumori fuori e del fumo si vedeva fuori dalla porta. Hayley uscì subito a vedere che stava succedendo appena fu fuori, una nube di fumo la accolse e si mise una mano davanti alla bocca e al naso e tossì, con l'altra mano cercò di scacciare via quel fumo.
Rohan si precipitò subito fuori e vide la sagoma di di Hayley e si avvicinò a lei
-Mia Luna, vai dai cuccioli e dalle donne e porta tutti nei sotterranei, al sicuro- le ordinò, Hayley annuì e si mise a correre verso il paese.
Una mano la fermò circondandole la vita e facendola sbattere contro qualcosa. Lo sconosciuto le mise una mano sulla bocca per impedirle di farla urlare, ma dalla bocca della giovane uscì solo un ringhio ovattato. La donna si guardò intorno ma non si vedeva nulla a causa del fumo
-eccoti finalmente... adesso ho la cosa più importante di Rohan...- disse sadicamente l'uomo con un ghigno in volto, la donna non capì nulla
-tienila e portala al mio castello- ordinò l'uomo ad un'altra persona prima di mettergli sul viso un fazzoletto che le fece svenire.
Rohan si guardò attorno, il fumo era svanito, cercava di scrutarsi intorno per vedere se c'era qualcosa di sospetto, ma nulla. Andò verso il castello nelle segrete, aprì la porta ma non c'era nessuno all'interno. Si allarmò subito, andò in paese per vedere se era lì ma nessuna traccia di lei. Era da mezz'ora che continuava a girare per il paese e stava ignorando le persone che appena lo vedevano lo salutavano con un inchino. Era troppo preoccupato per lei, stava diventando matto.
Si precipitò al castello e chiamò subito sua sorella che si presentò nel suo ufficio
-devi mettermi a contatto con una strega, non riesco a trovare Hayley e non sento nemmeno il suo profumo- disse serio e con un tono glaciale, la sorella annuì e si mise subito all'opera per aiutare il fratello. L'uomo si passò una mano sulla faccia frustrato, il suo lupo era terribilmente arrabbiato e agitato. Avevano paura di perderla, avevano paura di non trovarla più, si alzò di scatto dalla sedia e si trasformò nel suo lupo maestoso nero e cominciò ad addentrarsi nel bosco, annusò l'aria ma nulla, annusò il terriccio ma nulla. Era terribilmente nervoso ed irritabile in quel momento e continuò così per tutto il pomeriggio vagando nei boschi nel so territorio, finché non l'avrebbe trovata.
Hayley si svegliò con un nel di testa fastidioso, come se un picchio sbattesse il becco sulla testa. Strizzò gli occhi da quell'intensa cefalea che sentiva e scosse la testa per un paio di secondi. Quando riaprì gli occhi si guardò in torno scrutando ogni minimo dettaglio della sua prigione. Si rese conto di essere legata con le mani verso l'altro solo quando cercò di fare un passo, ma le corde che tenevano legate le sue mani le impedì di fare un solo passo. Non era una cella, era una stanza da letto. Le sembrava strano, quale rapitore teneva il suo o straggono in una camera da letto?
Il letto era a pochi passi da lei, la stanza era illuminata della luce della luna che filtrava dalle finestre della stanza. Di fronte al letto c'era una porta e alla destra del letto c'è nera un'altra. Pensò che forse una era il bagno e l'altra fosse la porta che conducesse al resto del castello, ma non sapeva distinguere quali delle due fosse quella del bagno e quella d'ingresso della stanza. Era terribilmente scomoda a stare in piedi, si mosse sul posto per cerca di muovere i muscoli formicolanti e stanchi.