Non ci crederete, lo so, è tutto molto strano, assurdo, quasi impossibile. Ci siamo abituati, ormai. Avanti, racconta. Sono andato fino in fondo alla parete. Quale fondo? Non se ne vedeva la fine. Infatti è molto più avanti, c’è una successione infinita di quadratini… ogni tanto ne accendevo qualcuno per controllare, erano tutte opere classiche, disattivate. Bene. E poi? Sono arrivato in un piccolo spiazzo, c’era una luce: poi ho svoltato l’angolo, e lì, non potete averne l’idea, ho visto una scena fantastica. Non trovo neanche le parole per descriverla… ci provo. Un grande prato, verde, di un verde squillante come non ne ho mai visto l’uguale, dalla superficie leggermente curva, o forse mi è sembrato così, non so. Al centro, un torrente di luce, liquido, che scendeva dall’alto come