Capitolo 4

511 Words
Alex pov  Kendal era fuori dalla porta che sbraitava come un deficiente, non che solitamente non lo fosse, era il mio migliore amico doveva pur esserlo per starmi vicino da così tanto tempo. > disse tirandomi una pacca sulla spalla.  > ammiccò. > dissi dandogli un pugno sulla spalla. > si lamentò. > chiese curioso.  Non ci avevo più fatto caso a lei finché Kendal non me la ricordò.  Non l'avevo mai vista prima d'ora, ragazze così non mi sfuggono mai, si buttano tutte ai miei piedi. Lei però non sembrava interessata, anzi scocciata di essersi scontrata con me.  Aveva due occhi così persi.  > risposi incamminandomi verso lo spogliatoio.  > disse lui ridendo e cercando di raggiungermi.   Arrivammo agli spogliatoi e trovammo tutti gli altri, iniziai a cambiarmi quando Kendal di fretta e furia arrivò. >  urlò impazzito a tutto lo spogliatoio per poi avvicinarsi a me.  > disse digrignando i denti in segno di demenza a parer mio.  Alzai gli occhi al cielo, il solito coglione pensai.  Non che non volessi andarci, ma Rebekah era una mia "ex" se si può definirla così, abbiamo fatto sesso qualche volta e basta. Lei però era ossessionata da me, come il resto della squadra delle cheerleaders che capitanava.  Non so se fosse per l'aspetto esteriore o per la fama dentro e fuori dalla scuola, sta di fatto che  mi irritava abbastanza pur essendo un bel bocconcino. Una "gallina di Bell'aspetto" così la definivo io.  > disse con occhi da cucciolo Kendal cercando di convincermi.  Nonostante ormai Matt si era fidanzato, accontentava sempre Kendal in queste stronzate, si divertiva nel vederlo fare il demente e trascinava pure me con loro alla fin fine in un modo o nell'altro.  > sbuffai in segno di resa.  >  continuai con noncuranza, ormai me lo dovevo sorbire io essendo il mio migliore amico.  Entrammo in campo e lì c'erano Matt e tutti gli altri della squadra che ci aspettavano, io ero il capitano con il numero dieci sulla maglia.  Essere il capitano non solo era una garanzia a livello di fama all'interno della scuola, ma ti procurava il meglio delle ragazze dentro e fuori da quelle quattro mura.  Nonostante ciò amavo giocare a lacrosse, era una delle poche cose che mi appassionassero veramente.  Corsi verso gli altri prendendo la racchetta in mano.  > dissi incitando i miei compagni.
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