Sono sola qui, nella mia stanza,
La gente passa – un fiume muto –
Sotto la mia finestra.
Nessun rumore resta,
La vita va avanti,
Ma io...
Sono sola come la luna
Nell’eterno vuoto,
Senza il suo sole.
…
Oneshot BL: "Luce Riflessa"
La città dormiva, avvolta nella nebbia umida di fine autunno. Alessio fissava il vuoto oltre la finestra, il vetro appannato dal suo respiro. "Solo come la luna", aveva scritto sul taccuino abbandonato sul tavolo. Sotto, le ombre dei passanti scivolavano via come pesci in un acquario buio. Nessuno alzava lo sguardo. Nessuno vedeva la sua gabbia di silenzio.
Un suono improvviso squarciò la monotonia: risate cristalline, troppo vive per quella notte grigia. Un gruppo di ragazzi usciva dal bar all’angolo, illuminati dal neon viola. Tra loro, spiccava lui: capelli scuri che riflettevano la luce, un sorriso che sembrava contenere il sole. Si chiamava Leo, lo sapeva perché l’aveva sentito urlare in piazza un pomeriggio di sole. Leo gettò la testa all’indietro ridendo, e per un istante i suoi occhi incontrarono quelli di Alessio, appannati dietro il vetro.
Alessio sussultò, ritraendosi nell’ombra. Impossibile che l’avesse visto. Eppure… le risate si spensero. Sentì passi frettolosi sul marciapiede, poi un leggero tonfo contro la ringhiera del balcone. Quando osò riaffacciarsi, un oggetto giaceva sul pavimento: un portachiavi a forma di luna crescente, legato a un foglietto strappato.
"La luna non è mai sola. Riflette il sole anche quando non lo vedi. – L."
Il cuore gli martellò in gola. Si sporse, cercando quell’ombra vivace nella strada. Leo era fermo sotto un lampione, lo sguardo puntato verso di lui. Non sorrideva. Aspettava.
Alessio afferrò il portachiavi, il metallo freddo che si scaldava tra le sue dita tremanti. Forse, pensò, anche i soli hanno bisogno di qualcuno che li guardi brillare. Forse la solitudine era solo un riflesso mancato.
Quella notte, la luna piena oltre il vetro non sembrò più così fredda. E Alessio, stringendo il dono di un sole sconosciuto, scrisse una nuova riga sul suo taccuino:
"Aspetto l’alba."