Capitolo 7

739 Words
Megan pov Entrai in casa dopo aver visto quella scena esilarante "la gente non ha cervello" pensai. Come potevano essere così ottuse e vuote le persone? Poi il modo in cui mi aveva guardato, come se volesse sfidarmi mi irritò ancor più dei suoi occhi che mi fissavano.    Lui, lui sembra un vero stronzo e quella Rebekah una sgualdrina da quattro soldi, dopotutto cosa mi potevo aspettare da gente simile dopo ciò che mi aveva raccontato Sofia? Nulla anzi tutto ciò se non peggio. Entrai in casa frustrata dopo il mio momento d irritazione, non capendo perché mi desse così fastidio. Mi guardò pure con la sua perfetta faccia da menefreghista mentre se la portava chissà dove per farci chissà cosa.  Vidi Sofia che era con due ragazzi e mi avvicinai cercando di scacciare quei pensieri insensati. > chiese lei. Senza attendere una mia risposta proseguí a raffica.  > Disse guardando Kendal imbambolata, lui non era da meno, si stavano mangiando con gli occhi. > Si avvicinò quello che sembrava Liam salutandomi. > risposi sorridendo appena. Lo guardai, era proprio un bel ragazzo, biondo, ben pettinato e con un bel sorriso, aveva un non so cosa che mi metteva tranquillità soltanto guardandolo, emanava calore.  > chiese Liam.  > ammisi. > rispose sorridendomi. Feci per ricambiare, ma mi prese per mano e mi portò nella pista se quella si poteva definire tale.  Diciamo che era più uno spazio vuoto al centro del salone dove la gente ballava e si strusciava con altre persone. Un ammasso di corpi in preda agli ormoni, appiccicaticci e sudaticci, insomma l'habitat perfetto per rimorchiare. > ammiccò. Era un adulatore nato dovevo riconoscerlo, uno di quei modi con cui provarci veramente pessimi.  Stranamente però, quel suo modo di fare non mi diede fastidio e accettai.  Ballammo per una vita almeno così sembrò ai miei piedi che erano ormai dentro a quelle décolleté chiedevano pietà. Iniziò a raccontarmi di lui, dei suoi hobby e io feci altrettanto senza sbilanciarmi troppo.  Mi stavo finalmente divertendo dopo tanto tempo, forse troppo tempo anche.  Sofia era ancora con Kendal sembravano star proprio bene insieme anche se nessuno dei due aveva il coraggio di confessar nulla all'altro visto che si mangiavano con gli occhi senza fare un passo in avanti.  Tornammo da loro due e con noi si aggregarono Matthew che da quanto avevo capito era la spalla di Kendal e lui invece il migliore amico e mano destra di Alex, erano tutti amici li. Diciamo che era una famiglia allargata un po' stravagante. Liam era amico di tutti essendo il cugino di Kendal, ma preferiva non prendere troppo parte alle loro "stronzate" come diceva lui. Infine arrivò Katie, una ragazza molto bella e timida, dalla carnagione olivastra, capelli scuri e labbra piene. Era la fidanzata di Matthew da circa  qualche mese a quanto capii. Nel frattempo dopo le varie presentazioni, noi ragazze iniziammo a parlare e a stringere amicizia, mentre i ragazzi vicino a noi parlavano della prossima partita di lacrosse dicendo che dovevano far "il culo " a quelli della West Coast  High School.  > Sentii una voce famigliare avvicinarsi al gruppo.  Mi girai per vedere da chi provenisse la voce e lo vidi. Era lui, Alex, il ragazzo che continuavo a vedere da tutto il giorno, era quasi un tormento.  Prima a scuola con i suoi modi da "star", poi fuori nel giardino a cercare di irritarmi senza alcun motivo sensato e infine qui, ora. Sentii i suoi occhi puntati su di me.  > Rise Matthew pronunciando quelle parole.  Vidi che nella sua faccia cambiò qualcosa, sembra si stesse innervosendo.  Senza togliere gli occhi su di me disse >  > disse Kendal dandogli una pacca sulla spalla.  Mi girai per andarmene quando sentii qualcuno che mi toccò il braccio.  Alex.  > disse passandosi la lingua sul labbro inferiore.  > intervenne Liam che lo guardò torvo.  >  > dissi al posto suo interrompendolo. > aggiunsi.
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